Berlinguer: per noi la Toscana Rossa parla di presente e futuro

Da Ufficio stampa Toscana Rossa.

“Giani e Tomasi non giochino sulla storia del movimento operaio e del comunismo italiano”


Antonella Bundu – candidata Presidente della Giunta Regionale per Toscana Rossa


Ci saremo anche noi di Toscana Rossa oggi all’inaugurazione “I luoghi e le parole di Enrico Berlinguer”, a Firenze.


Lo faremo, nonostante in queste ore sia in corso la fase conclusiva della raccolta firme per tutte le 13 circoscrizioni della Regione. Lo citiamo volutamente: la storia del movimento è fatta di una militanza generosa, a cui sono state chiamate le nostre organizzazioni e comunità in questa estate, per arrivare a 10.000 sottoscrizioni circa, oltre 700 per provincia, in media.


Che ci fa il candidato sostenuto da Vannacci al Mandela? Lo sappiamo bene, vuole rassicurare l’elettorato moderato di non essere fascista. D’altronde c’è già il Governo Meloni, con La Russa e Fontana alla presidenza di Camera e Senato, non c’è da temere che l’identità di Fratelli d’Italia si disperda, anche nel provare a presentarsi come un Sindaco tra i sindaci. Però tra il pubblico vediamo anche un esponente di Casaggì. Non ci sono più limiti?


La storia di Giani è quella di un socialista, non di chi ha vissuto direttamente il PCI, che pure ha avuto tante fasi diverse e che non è patrimonio esclusivo della nostra parte, né di una parte in particolare. Ma ci dica, cosa eredita da quella storia? Quale lezione per la futura Toscana? Quale ruolo per i lavoratori e le lavoratrici della Regione? Quale protagonismo di chi vive del proprio salario, rispetto ai grandi gruppi internazionali e alla speculazione finanziaria che si appropria delle nostre Città?


La memoria e la storia sono cose importanti, diverse tra loro. Per noi servono per ricordare che la storia non è già scritta, che la politica può essere radicalità delle proposte e intransigenza morale. Se diventa solo apparenza e comunicazione, se Giani e Tomasi fanno a gara a chi si assomiglia di più, noi volentieri prenderemo il posto della reale alternativa a un sistema che lascia sempre più le persone da sole, se non hanno reti personali a cui appoggiarsi.