Amianto ritrovato a Italia 61: la Regione smetta di essere inerte e rilanci la battaglia contro la fibra killer

“La notizia del ritrovamento di circa 6 mila tonnellate di amianto in un cantiere di Torino, nei pressi di Italia  61 – ha dichiarato Alberto Deambrogio, segretario regionale del PRC-SE del Piemonte e della VdA – ha destato molto allarme in queste ore presso i lavoratori che le le hanno rinvenute e naturalmente anche presso tutta la cittadinanza”.

“Noi non siamo molto stupiti, semmai ci confermiamo in una impressione che stiamo maturando da tempo: la lotta contro l’ amianto è passata ormai in secondo piano da molto tempo, nonostante la pericolosità della fonte inquinante. La gravità di questo fatto, che è rintracciabile tranquillamente facendo un minimo di ricerca sulle varie segnalazioni   non affrontate su tutto il territorio nazionale, è particolarmente significativa in Piemonte, luogo tra i più colpiti dall’ inquinamento da amianto”.

“Come è noto, se da una parte è stato difficilissimo arrivare ad una parte e a giustizia per le migliaia di vittime causare da una produzione industriale criminale e irresponsabile, va anche detto che gli attori extragiudiziali che dovrebbero operare per arrivare a un territorio completamente bonificato stentano a fare la loro parte con continuità”.

“Il Piemonte ha una legge regionale che affronta tutte le tematiche connesse all’ amianto. Una legge che volle Rifondazione Comunista quasi venti anni fa. Si tratta di una norma rimaneggiata non sempre in meglio, ma soprattutto non finanziata a sufficienza e con poca attenzione alla sua applicazione in ogni campo”.

“Al governo nazionale e alla giunta Cirio – ha concluso Deambrogio – chiediamo di mettere la giusta attenzione al problema dell’ inquinamento letale da amianto. Si faccia ripartire ogni azione che sia volta a eliminare il pericolo ancora ben presente sul nostro territorio”

21 settembre 2025