Contro il genocidio a Gaza, contro il riarmo e la guerra, contro l’aggressione alla Flotilla sciopero e mobilitazione generale

Prepariamoci a bloccare il Paese. Dopo una notte di provocazioni, sorvolo di droni, minacce di speronamento in acque internazionali la Flotilla ancora in acque internazionali è in avvicinamento a Gaza. Ricordiamolo, per il diritto internazionale le acque di Gaza sono palestinesi. La loro occupazione da parte dello Stato genocida di Israele è del tutto illegale. Così come è del tutto criminale qualsiasi blocco di imbarcazioni civili con a bordo aiuti umanitari diretti a una popolazione stremata, colpita a morte dalle bombe, dalla fame e dalla sete usate come armi di distruzione di massa da parte di Israele. Il governo italiano questa notte ha dato ordine alla fregata Alpino di fermarsi a 150 miglia dalla costa, ancora in acque internazionali. L’Italia si gira dall’altra parte, lascia mano libera a Israele per un intervento armato. Da questo momento in poi tutto può succedere ai 500 attivisti e alle 43 imbarcazioni che compongono la Flotilla. Fin dall’inizio sapevamo che l’invio della fregata della marina militare era solo un espediente propagandistico per coprire le complicità del governo e delle istituzioni allo Stato “amico” di Israele. La Flotillia non lo Stato canaglia di Israele è il bersaglio del governo.  Da parte sua l’Ue di Ursula von der Leyen ha scelto vigliaccamente di stare alla finestra. Tutto ciò stride con l’atteggiamento tenuto su un altro versante, quello della guerra ai confini dell’Europa. Qui assistiamo a colossali bugie, a falsi allarmi che vengono rivolti contro un presunto quanto inesistente pericolo di invasione dell’Europa da parte della Russia: sconfinamenti di aerei, droni che passano i confini, operazioni smentite a più riprese da esperti e anche servizi segreti di vari Paesi. In questo caso si lavora per fomentare la tensione, la corsa al riarmo col rischio di una guerra mondiale. E’ la dimostrazione del doppio scandaloso standard tenuto dai paesi occidentali sulla base dei propri sporchi interessi economici, geopolitici e militari. Mobilitiamoci subito in ogni realtà. Promuoviamo presidi, manifestazioni in ogni realtà territoriale, partecipiamo allo sciopero generale che sarà proclamato nelle prossime ore, partecipiamo alla manifestazione nazionale del 4 ottobre a Roma e alla marcia Perugia assisi del 12 ottobre. Tutto il Paese si deve fermare! 

qui il link per seguire la diretta dalla Flotilla: https://www.youtube.com/watch?v=uEN2bWFtpjU