Dopo l’annuncio della Von Der Leyen di ulteriori investimenti e facilitazioni di bilancio per il settore bellico europeo, in un contesto che vede un aumento del costo della vita, Sinistra Unita per Bologna, la lista che vede al suo interno Rifondazione Comunista e PCI, lancia un appello a scendere in piazza Nettuno venerdì 19 settembre alle 17:30.
“A Bologna si fatica ad arrivare a fine mese con uno stipendio da 1.500 euro, se la Commissione europea, sostenuta trasversalmente da centrosinistra e centrodestra, continuerà a supportare le spese militari le conseguenze saranno tagli ai servizi pubblici, a partire da sanità e scuola, da parte dei governi nazionali e locali” così Riccardo Gandini, Segretario provinciale di Rifondazione Comunista.
Gli fa eco Michele Terra, consigliere del Quartiere Porto-Saragozza per Sinistra Unita: “Bisogna fermare l’escalation. Abbiamo chiamato a raccolta realtà politiche e movimenti di opposizione sia al governo nazionale che alla giunta comunale perché le ripercussioni sulla vita dei cittadini del nostro territorio sono frutto sia dell’agenda della Meloni che della speculazione locale favorita per anni dal centrosinistra, non bastano i proclami, servono fatti concreti o Bologna come la conoscevamo sparirà per sempre”.